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La diagnosi è ben chiara. Il principio che continua a ispirare le ricette dominanti per uscire dalla crisi è: "prima l'austerità e poi la crescita".Ora, osserva De Cecco, "la prima l'abbiamo da tempo, ma la seconda non si vede, e se la ricetta non ci ha ancora soffocato lo dobbiamo a Obama, che questa ricetta non la applica".Ma quando è nata l'idea che per investire bisogna aver prima risparmiato? "Essa è presente già in Adam Smith, e percorre per più di un secolo l'intera storia della teoria economica. Fino a quando arriva Keynes che, con la forza della disperazione dovuta alla crisi post-bellica, afferma che, al contrario, sono gli investimenti a determinare i risparmi". Il cuore della crisi europea sta nel continuare a rimanere abbarbicati all'idea dell'austerità a tutti i costi. La battaglia che si conduce in Europa attorno a questi temi è una battaglia aperta, che coinvolge le autorità monetarie, i gruppi politici, le lobby, gli interessi della speculazione e della rendita. Tutti soggetti che si muovono in uno scenario storico complesso, difficile da penetrare.